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Differenze tra i tipi di cotone per lenzuola

Il mercato offre una vasta gamma di tipi di cotone, ognuno caratterizzato da specifici parametri che lo rendono unico. Conoscere queste varietà è fondamentale, poiché ciascuna presenta caratteristiche distintive che influenzano il livello di comfort e richiedono differenti modalità di manutenzione.

In questo articolo faremo una rassegna dei vari tipi di cotone, esponendoti gli elementi fondamentali che ti servono per distinguerli, in modo da fare una scelta consapevole per i tuoi prossimi acquisti di biancheria.

Come riconoscere i tipi di cotone

Gli specialisti sono in grado di distinguere le varie tipologie di tessuti in cotone focalizzandosi su 5 elementi fondamentali da esaminare attentamente.

1.      Tipo di filato

I vari tipi di tessuti in cotone si possono differenziare dal tipo di filato, ossia dalla fibra che viene impiegata per la loro produzione.

Puro cotone

Si tratta di fibra vegetale pura proveniente dalla bambagia che avvolge i semi delle piante del genere Gossypium. A seguito del processo di filatura, si ottiene un materiale comodo e molto traspirante. Sul mercato esistono anche prodotti in puro cotone con certificazione biologica. In genere la biancheria in puro cotone si restringe al lavaggio, che va comunque condotto a una temperatura non superiore a 60°C.

Cotone pettinato

Il cotone pettinato viene prodotto sottoponendo il filo di cotone grezzo ad un processo noto come pettinatura. Il nome rende bene l’idea: infatti, durante la pettinatura le fibre vengono ordinate nello stesso verso esattamente come si farebbe con dei capelli spettinati.

A seguito del processo, il filo di cotone pettinato appare liscio e resistente. Questo lo rende perfetto per il contatto diretto con il corpo poiché è estremamente morbido, garantendo così una sensazione molto piacevole sulla pelle. Il tessuto in cotone pettinato dona raffinatezza e comfort alla biancheria da letto. Le lenzuola di cotone pettinato sono inoltre fresche e traspiranti, ideali per le notti calde e umide.

Anche il cotone pettinato va lavato a temperature non superiori ai 60°C ed è soggetto a restringimento, anche se in misura minore rispetto al puro cotone.

Tessuti misti cotone/poliestere

La combinazione di cotone e poliestere sfrutta i punti di forza di cotone (una fibra naturale) e poliestere (una fibra sintetica) per creare tessuti particolarmente versatili. Il poliestere offre resistenza al restringimento e all’arricciatura, a differenza del cotone, che però eccelle nella traspirabilità e nella morbidezza rispetto al poliestere puro. Il risultato è una gamma di tessuti che, a seconda della loro proporzione, mitigano le limitazioni sia del cotone sia del poliestere.

Le proporzioni più comuni tra cotone e poliestere includono:

  • 50/50 per un equilibrio ottimale tra comfort e facilità di manutenzione
  • 70/30 per massimizzare la sensazione di morbidezza mantenendo la resistenza del poliestere
  • 80/20 per favorire la morbidezza e la traspirabilità del cotone ma minimizzare il restringimento grazie al poliestere

 

2.     Lavorazione

Il processo di lavorazione del filato gioca un ruolo cruciale nel determinare le caratteristiche del tessuto finale. Nell’ambito della biancheria per strutture ricettive, esistono due principali metodi di lavorazione: tessitura e maglieria.

Tessitura

In questo caso, il più tipico, per la produzione dei tessuti i fili vengono intrecciati in verticale (ordito) e in orizzontale (trama) tramite un telaio. In questo modo viene prodotta la maggioranza dei tessuti adatti per la produzione di lenzuola.

Maglieria (jersey)

Il filo dei tessuti lavorati a maglia non presenta trama e ordito, ma viene intrecciato in senso sia trasversale, sia longitudinale.

Dalla lavorazione a maglia del cotone si ottiene il jersey, un tipo di stoffa noto per la propria morbidezza e per la grande elasticità, sia in lunghezza che in larghezza. Per questo motivo non si sgualcisce. Inoltre, la sua capacità di mantenersi sempre ben disteso lo rende perfetto per la produzione delle lenzuola no stiro.

La biancheria in jersey è consigliata alle strutture che lavano internamente la propria biancheria, senza avvalersi di un servizio esterno.

 

3.     Armatura

L’armatura indica il tipo di intreccio tra fili orizzontali (trama) e verticali (ordito). Nel cotone per biancheria si distinguono due tipologie.

Tela

Il più tipico e diffuso. Tutti i fili di ordito e di trama passano l’uno sopra l’altro in proporzione 1:1. Visivamente, l’intreccio appare simile a una scacchiera.

Raso

I fili di cotone sono intrecciati in punti distanziati regolarmente distribuiti. Nel tessuto si vede facilmente il “davanti” e il “dietro”. Sul “davanti” si vedono i fili di trama (che sono più numerosi). I fili di ordito sono visibili nel “dietro”. Questa armatura è utilissima per ottenere quell’uniformità che lo rende il tessuto in cotone più pregiato. Alla vista appare lucido e liscio.

 

4.     Densità di trama e ordito

Il numero di fili in trama e ordito può variare anche di molto a seconda dei casi. La regola in linea di massima è questa: maggiore è il numero di fili, maggiore sarà la resistenza del materiale.

Per esprimere questo parametro ci sono diversi modi:

  • Il numero totale di fili per centimetro quadrato, che di solito si esprime solo con il numero, senza unità di misura.
  • Il TC (Thread Count), cioè il numero di fili orizzontali per pollice quadrato.
  • La Trama/Ordito, che esprime il numero di fili in ordito e in trama.

Qui di seguito una tabella riassuntiva che mette a paragone lo stesso valore espresso in 3 modi diversi.

Fili al cm2 TC Trama/Ordito
48 fili 120 24/24
57 fili 144 30/27
86 fili 220 60/30

5.     Titolo del filato

Non è altro che il diametro del filo. Maggiore è il diametro del filo, e quindi più un filo è grosso, maggiore è la resistenza. Minore è il diametro del filo, più il filo è fine e più è pregiato.

Il valore si esprime in Numero Inglese Cotone (Ne), che esprime la quantità di matasse (840 iarde di filo) necessarie per raggiungere il peso di 1 libbra inglese (454 g). Questa misura si usa spesso per il cotone pettinato.

Qui di seguito le misure, disposte dal filo più grosso a quello più fine e pregiato.

  • 16/1 Ne
  • 20/1 Ne
  • 24/1 Ne

Tessuti di cotone per lenzuola: esempi

 

Cotone 20/24

La biancheria con tela 20/24 è prodotta con un tessuto in cotone con 24 fili di trama e 24 fili di ordito, con un titolo di 20 Ne sia per ordito, sia per trama. È una biancheria economica ma funzionale, resistente ai lavaggi industriali e consigliata a strutture di medio livello e alle lavanderie.

Il nostro lenzuolo Silver è prodotto con questo tipo di tessuto.

 

Cotone 30/27

La biancheria con tela 30/27 è prodotta con un tessuto in cotone con 30 fili in ordito da 24 Ne, 27 fili in trama da 24 Ne. È una biancheria di alta qualità, caratterizzata dal colore bianco ottico e dal tatto vellutato e piacevole. È molto resistente ai lavaggi industriali ed è consigliata a strutture di livello medio/alto e alle lavanderie.

Un esempio di cotone 30/27 è il nostro lenzuolo Milano.

Cotone 30/40 (raso)

La biancheria 30/40, prodotta in raso da 220 TC, è di ottima qualità, molto morbida al tatto e rifinita con cura.

Nella nostra collezione, le lenzuola Cortina sono in cotone raso 30/40.

Questo articolo ti offre un’importante base di nozioni che ti semplificheranno la scelta della biancheria più adatta alle tue esigenze. Tuttavia, l’esperienza diretta rimane il metodo più efficace per imparare a distinguere i vari tipi di cotone per lenzuola. Per questa ragione, ti consigliamo di visitare il nostro showroom, dove è possibile esplorare e toccare con mano un’ampia gamma di prodotti in cotone. Questa opportunità non solo arricchirà la tua comprensione dei diversi tessuti ma ti permetterà di fare scelte più consapevoli.

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